Appuntamento con Valeria Milani e gli approfondimenti sulla salute del cane. Si parla di una malattia molto temuta e, tuttavia, poco nota ai più: la leishmaniosi.
SCHEDA
Vettore: Phlebotomus Perniciosus (chiamato anche flebotomo o pappatacio) , è un insetto molto più piccolo delle zanzare tanto da superare le zanzariere, non fa rumore quando vola e la sua puntura non provoca dolore né lascia segni.
Agente eziologico: Leishmania Infantum , protozoo
Le aree maggiormente endemiche sono Liguria, Toscana, Sud Italia, isole ma si ritiene che sia ormai diffusa sistematicamente in tutta la nostra penisola.
La patologia si trasmette con il pasto di sangue ad opera del pappatacio e si può passare da un cane all’altro per via venerea (accoppiamento) , transplacentare ai feti, transmammaria ( con l’allattamento) o con trasfusioni.
LA MALATTIA
Si parla spesso di questa malattia e, a mio pararere, in maniera errata.
Tengo subito a precisare che i cani affetti da tale patologia non sono infettivi per l’uomo ma è direttamente il flebotomo che può trasmettere la malattia e i soggetti maggiormente recettivi sono i bambini sotto i quattro anni e gli adulti immunodepressi.
Lo stesso vale per i cani: i soggetti immunodepressi sono i più sensibili ma perchè la malattia si sviluppi sono necessarie più punture ad opera di flebotomi infetti.
Vorrei aggiungere inoltre che i cani non sono il pasto preferito dei pappataci che predilige invece ratti e lepri.
La patologia non è più mortale, esistono in commercio numerosi farmaci che bloccano l’avanzare dell’infezione e permettono al cane di avere una vita sana e felice al nostro fianco.
È importante proteggere i nostri cani con antiparassitari cutanei ad effetto repellente. I principi attivi che ad oggi hanno ottenuto l’approvazione di efficacia dal Ministero della Salute e che dovete andare a cercare nel bugiardino delle confezioni degli antiparassitari sono :
– piretrina + piriproxifene (shampoo e spray)
– flumetrina + propoxur ( shampoo e spray)
– permetrina (shampoo e spray)
– permetrina + dinotefuran + piriproxifene ( shampoo e spray)
– deltametrina (collare)
– fipronil + permetrina + butidilidrossitoluene (spot-on)
– imidacloprid + permetrina (spot-on)
Esiste in commercio anche un vaccino ma è stato dimostrato che non protegge in modo statisticamente significativo nonché sono state riscontrate numerose reazioni avverse di non lieve gravità. I risultati ottenuti non dimostrano una reale efficienza del farmaco poiché il cane vaccinato può comunque contrarre la malattia.
I flebotomi sono insetti notturni che prediligono ambienti caldi e umidi e non si spostano nell’ambiente per più di 200 metri. Una prevenzione sicuramente utile potrebbe dunque essere quella di non far dormire il cane in giardino d’estate di notte e, date le ridotte dimensioni del vettore in questione, utilizzare zanzariere con una trama inferiore a 1.5 mm
I sintomi maggiormente evidenti nonché tipici della patologia sono:
– croste e scaglie sulla cute della testa e del dorso
– IPERCHERATOSI (maggior produzione di cellule) del tartufo e dei cuscinetti plantari
– onicogrifosi ( crescita abnorme delle unghie)
– ALOPECIA PERIORBITALE
– formazioni nodulari
– pustole non infettive
– linfoadenomegalia: i linfonodi che si ingrossano sempre sono quelli poplitei e li potete trovare dietro la coscia del vostro cane; normalmente sono delle dimensioni dei noccioli di una ciliegia in un cane di media taglia
– epistassi
– poliartrite
È una malattia cronica poiché i sintomi si manifestano da 3 mesi a 7 anni dopo l’infezione a seconda del sistema immunitario del soggetto.
Se il vostro cane è sano seguite i piccoli suggerimenti riportati in questo articolo e fatevi consigliare dal vostro veterinario per ulteriori possibili accorgimenti.
Se invece siamo di fronte a un cane infetto, non lasciatevi spaventare, avete visto che non ci sono rischi di contagio per noi e che le aspettative di vita per lui, se lo si cura, sono le stesse di qualsiasi altro cane.
Per qualsiasi dubbio o approfondimento vi invito caldamente a recarvi dal vostro veterinario di fiducia.
Valeria Milani è laureanda alla Facoltà di Medicina Veterinaria di Milano, dove ha frequentato il modulo di specializzazione in parassitologia del Professore Claudio Genchi. I suoi studi sull’infestazione da endoparassiti nelle feci canine di Milano sono servite al Comune di Milano e alla Bayer per la realizzazione della campagna “Io porto il sacchetto”, durata di due anni, sulla sensibilizzazione alla raccolta delle feci. “Ho avuto la fortuna di nascere con una forte passione, l’amore per gli animali, e la possibilità di realizzarla. Spero che saprò rendermi utile nei vari appuntamenti settimanali per aiutarvi a prendervi cura al meglio del vostro migliore amico peloso.”