Con “semiperdo” ti ritrovo

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Si chiama “semiperdo”, si trova a Milano, ed è un’idea per la sicurezza dei nostri animali domestici totalmente “made in Italy”.

Usare la tecnologia per rendere semplici operazioni e servizi utili nel quotidiano è la filosofia che sottende il lavoro di Francesca Fasoli e Paco Simone, giovane coppia milanese che ha saputo unire la creatività (di lei) alla passione per le tecnologie (di lui).

“Semiperdo” nasce all’interno della collezione di abbigliamento per bambini “Bea Barthes”, firmata da Francesca. Prima era l’etichetta dei capi, ora è un braccialetto che ingloba un sistema capace di attivare i cellulari con chiamate di emergenza, nel caso di smarrimento del bambino. “L’obiettivo non è controllare”- spiega Paco – “ma avere uno strumento di sicurezza, che si attiva solo in caso di reale emergenza.”

Il passaggio dai braccialetti al collare è quasi immediato. “Noi abbiamo un cane (Brigitte, giovane pincher) e vogliamo proteggerla, ancor più nello sventurato caso che dovesse perdersi.”

Ed ecco “semiperdo” versione quattro zampe. Facile, leggero, colorato, resistente, senza alcuna necessità di manutenzione. L’aspetto è di un collare, ma è una medaglietta parlante.

All’acquisto, si va sul sito (www.semiperdo.com) per registrare il proprio cane e i tre numeri di telefono e tre indirizzi mail per le notifiche in caso di ritrovamento del cane.
Se il cane dovesse allontanarsi da noi e perdersi, chi lo ritrova deve solo avvicinare il cellulare, dotato di sistema NFC, al bottone che chiude il collare (o andare, con qualsiasi dispositivo con browser, sul sito segnalato sul collare stesso). A quel punto, si apre in automatico una pagina con due bottoni: chiamata o sms precompilato. Scegliendo una delle opzioni, verrà inviato un automatico un messaggio di ritrovamento ai numeri di riferimento.

In ogni caso, nel momento stesso in cui viene “letto” il collare, il proprietario del cane riceve una notifica di geolocalizzazione dell’animale. Si aprirà la pagina di Google Maps, dove verrà segnalata la posizione del cane. Attraverso StreetView sarà possibile vedere che cosa lo circonda, persino le condizioni meteo, e, contemporaneamente, il proprietario riceverà l’indicazione dell’itinerario per poter raggiungere il cane.

“Per garantire la più dettagliata mappatura, ci siamo basati sui servizi messi a disposizione da Google” – prosegue Paco –“Il database opensource offre cinquantamila webcam in tutto il mondo, basta che ce ne sia una nelle vicinanze del luogo di ritrovamento del cane perché parta la visualizzazione. Anche il sito è pensato con una interfaccia a cruscotto molto intuitiva, che consente di visualizzare immediatamente tutte le informazioni.”

Il collare è in tessuto tecnico, waterproof, ultraresistente. “E’ quello utilizzato per le bandiere, ad alta grammatura. Colori e scritte sono stampati a sublimazione, affinché resistano all’usura e ad ogni condizione meteo. Tutto in perfetto stile sartoriale italiano.” Il bottone, che contiene il microchip a circuito passivo, è cucito con un sistema particolare che lo rende saldissimo, in modo da resistere a strappi e strattoni. Tutto lavabile in lavatrice.

Disponibile in sette taglie (dipende dalla circonferenza collo del cane), può essere realizzato anche su misura, con un piccolo costo aggiuntivo. Attualmente viene proposto in sei varianti cromatiche, dal rosso all’azzurro, dal verde lime al fucsia con i pois bianchi. “Ma per ogni stagione, introdurremo nuovi modelli.”

Può essere acquistato on line sul sito www. semiperdo.com oppure presso il punto vendita “Bea Barthes” in via Stampa 8 a Milano.

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